L'incessante susseguirsi di eventi negativi legati ai cambiamenti climatici, come alluvioni, siccità, frane e incendi, unitamente a profonde trasformazioni sociali, quali disuguaglianze, crisi migratorie e tensioni socio-politiche, alimenta significativamente l’insicurezza in cui versa la società e l’economia globale negli ultimi decenni. In tale scenario, l’instabilità derivante dai fattori ambientali e sociali non solo riguarda la vita dei cittadini, ma pone invece delle considerevoli sfide alle imprese e alle attività economiche che si trovano ad affrontare un futuro complesso ed incerto in termini di continuità aziendale.
Le aziende si trovano di fronte alla necessità di adattarsi a questa nuova realtà, riconoscendo i rischi ambientali e sociali come fattori fondamentali nella loro pianificazione strategica e nelle decisioni aziendali per una buona governance, laddove sottovalutare tali minacce potrebbe comportare gravi ripercussioni finanziarie, con particolare riguardo alla potenziale perdita di valore aziendale, ai danni reputazionali e alla perdita di fiducia da parte degli investitori e dei consumatori.
Tuttavia, i fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) legati allo sviluppo sostenibile non rappresentano solo un costo per il settore privato, quanto degli elementi che i manager lungimiranti ad oggi gestiscono in modo proficuo e redditizio. Le imprese che scelgono di adottare un approccio sostenibile e responsabile in relazione ai temi ESG possono ottenere vantaggi competitivi, come:
Adottare strategie etiche non solo quindi risponde alle esigenze attuali e future dei sistemi socio-economici e degli ecosistemi, ma risulta oramai essenziale per permettere all’impresa di generare risultati positivi sul piano finanziario e prosperare nel lungo periodo.
Sulla base di questi presupposti, la valutazione del modo in cui le imprese agiscono in relazione ai fattori ESG risulta cruciale per prendere decisioni d’investimento informate e prudenti, e proprio per tale motivo è necessario che le informazioni divulgate da parte delle imprese comprendano una trattazione delle strategie e delle azioni poste in essere per gestire i rischi e per cogliere le opportunità legate alla sostenibilità.
Al fine di supportare investitori ed imprese, l'International Sustainability Standards Board (ISSB) il 26 giugno 2023 ha emesso i suoi principi inaugurali - IFRS S1 e IFRS S2 - dando il via a una nuova era di informazioni sulla sostenibilità nei mercati di capitali di tutto il mondo.
STANDARD | TITOLO | OBIETTIVO |
IFRS S1 | General Requirements for Disclosure of Sustainability-related Financial Information | Offrire agli enti del settore pubblico e privato uno schema per fornire informazioni sui rischi e sulle opportunità legati alla sostenibilità che siano utili agli utilizzatori primari dei bilanci (es. investitori) per scopi generali e per prendere decisioni relative all’erogazione di risorse all’impresa stessa |
IFRS S2 | Climate-related Disclosures | Offrire agli enti del settore pubblico e privato uno schema per fornire informazioni sui rischi fisici e di transizione, nonché le opportunità legati al clima, che siano utili agli utilizzatori primari dei bilanci (es. investitori) per scopi generali e per prendere decisioni relative all’erogazione di risorse all’impresa stessa. |
Gli Standard dell’ISSB globali mirano a fornire un quadro comune per l’integrazione dei fattori ESG nella rendicontazione finanziaria: promuovendo la rilevanza, la chiarezza e la comparabilità dei dati, i nuovi Standard contribuiranno a migliorare la fiducia nelle informazioni sulla sostenibilità fornite dalle aziende per informare le decisioni di investimento.
Secondo l’IFRS S1 e l’IFRS S2, l'entità è tenuta a fornire informazioni in particolare riguardanti i seguenti ambiti fondamentali:
i risultati ottenuti dall'impresa in relazione ai rischi e alle opportunità legati alla sostenibilità, compresi i progressi compiuti nel raggiungimento degli obiettivi che l'entità ha fissato o che è tenuta a raggiungere per legge o per regolamento.
Gli Standard ISSB potranno essere utilizzati dalle imprese per la rendicontazione degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2024 o in data successiva indipendentemente dal fatto che il relativo bilancio d’esercizio sia redatto in conformità ai Principi contabili IFRS o ad altri principi o pratiche contabili generalmente accettati: le informative infatti potranno essere integrati anche con l’impact reporting promosso dagli Standard del Global Reporting Initiative (GRI), al fine di fornire un quadro completo degli impatti e delle performance di sostenibilità.
“Mi congratulo con l’ISSB per aver raggiunto questo importante traguardo” – ha dichiarato Eelco van der Enden1, CEO del GRI. “Credo che i nuovi IFRS Sustainability Disclosure Standards avranno un ruolo importante nel garantire che i rischi e le opportunità legati alle questioni di sostenibilità siano saldamente ancorati nel processo decisionale degli investitori. I nostri rispettivi standard hanno finalità distinte ma complementari: il GRI garantisce la trasparenza sugli impatti delle organizzazioni sulle persone e sul pianeta, mentre l’ISSB si concentra sul sostegno a mercati dei capitali efficienti e resilienti. Insieme, credo che i nostri standard possano fornire un quadro completo degli impatti e delle performance di sostenibilità”.
L’adozione degli Standard rappresenta una grande opportunità per le aziende che desiderano dimostrare il loro impegno verso la sostenibilità e per gli investitori che cercano di allineare i propri portafogli con obiettivi a lungo termine di sviluppo sostenibile.
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