Cinque per mille anno finanziario 2023: online gli elenchi dei beneficiari
Il 27 giugno 2024 l’Agenzia delle Entrate ha reso noto l’ammontare dei contributi che saranno destinati, a titolo di cinque per mille, a tutti gli enti che ne avevano fatto richiesta con riferimento all’anno finanziario 2023 o che erano già presenti nell’elenco permanente.
Si tratte di 6 elenchi, pubblicati sia in versione pdf che csv, che comprendono Enti del Terzo Settore e ONLUS, enti della Ricerca scientifica e della Ricerca sanitaria, Attività svolte dai Comuni, Associazioni sportive dilettantistiche, Attività di tutela, promozione e valorizzazione beni culturali e paesaggistici, Enti gestori delle aree protette.
Come di consueto, gli enti destinatari sono riportati in ordine decrescente rispetto all’importo spettante e per ciascuno di essi è visibile il numero delle scelte, l’importo delle scelte espresse, l’importo proporzionale per le scelte generiche, l’importo proporzionale per ripartizione degli importi inferiori a 100 euro e infine l’importo totale erogabile.
Le somme dovrebbero essere erogate indicativamente tra i mesi di novembre e dicembre 2024 ed è necessario che gli enti abbiano fornito il proprio IBAN alle istituzioni competenti (es. sul sito del RUNTS per gli enti del terzo Settore, sul portale dell’Agenzia delle Entrate per le Onlus, ecc).
Per quanto riguarda l’utilizzo e la rendicontazione delle cifre, si ricorda che gli enti che hanno percepito somme pari o superiori a Euro 20.000 devono far riferimento alle Linee Guida emanate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali attraverso il Decreto Direttoriale n. 396 del 13.12.2022, che illustrano le modalità operative da seguire per una corretta redazione del rendiconto e della relazione illustrativa attraverso i relativi format, da predisporre e depositare sulla specifica piattaforma disponibile sul portale servizi.lavoro.gov.it entro i tempi prescritti ex art. 8 D. Lgs. n. 111/2017.
Le precedenti Linee guida di cui al Decreto Direttoriale 488 del 22.09.2021 restano valide per gli enti che hanno percepito contributi da cinque per mille inferiori alla soglia di Euro 20.000.