Intangible assets

Conferimento di intangible assets in ETS: il parere del ministero

Celeste Infantino
28/11/2024
Intangible assets

Come noto, ai fini dell’ottenimento della personalità giuridica di cui all’art. 22 del D. Lgs. n. 117/2017 (Codice del Terzo Settore, in sigla “CTS”), è necessario che l’ente disponga di un patrimonio minimo, che può essere costituito anche da beni diversi dal denaro e il cui valore risulti da una perizia di stima giurata da un revisore legale.

Il valore di tale patrimonio deve risultare non inferiore a Euro 15.000 nel caso di associazioni o non inferiore a Euro 30.000 nel caso di fondazioni.

A fronte di una richiesta di parere formulata dalla Regione Campania e riguardante la possibilità che detto patrimonio consista “esclusivamente o prevalentemente in cd. ‘intangible assets’ costituiti da proprietà intellettuale (a titolo di esempio in progetto/corso/percorso formativo)”, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali illustra il proprio punto di vista circa l’idoneità, ai fini del conseguimento della personalità giuridica, di presentare un patrimonio consistente prevalentemente in un apporto in opere e servizi, come nell’esempio citato.

Nel richiamare taluni approfondimenti scientifici prodotti negli ultimi anni da una testata giornalistica, specializzata nel settore Non profit, e dal Consiglio Nazionale del Notariato, di fatto il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, attraverso la nota n. 15849 del 19 novembre 2024, condivide la posizione secondo cui il conferimento di tale tipologia di assets non sarebbe ammissibile, anche tenendo conto della peculiarità degli enti del Terzo settore, che, privi di scopo di lucro e volti al perseguimento del cd. “bene comune”, necessitano di particolari tutele anche sotto il profilo delle garanzie.

Secondo il Ministero, quindi, il Notaio deputato ad effettuare i controlli formali sull’ente circa il possesso dei requisiti necessari per poter procedere con l’iscrizione nel RUNTS e la richiesta di riconoscimento della personalità giuridica, ha la responsabilità di accertarsi che detti elementi patrimoniali non si configurino in asset identificabili in “diritti che hanno per oggetto un comportamento soggettivo.

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