Nella newsletter di luglio 2023 Il nostro Partner Sandro Iannucci ha trattato temi cruciali in materia di data breach nell’articolo dal titolo “Data Breach, l’Italia all’ottavo posto nel mondo “.
Riproponiamo di seguito i 7 punti salienti, invitando ad una lettura più approfondita circa quella che era la situazione al netto delle informazioni dell’anno da poco passato.
Avendo ora in mente la fotografia circa la situazione di Luglio 2023 possiamo di seguito addentrarci nelle attuali misure di sicurezza prese dal nostro paese per affrontare al meglio il pericolo di Data Breach. Il nuovo Disegno di Legge Cybersecurity[1], attualmente al vaglio del Consiglio dei Ministri, propone pene più severe per i reati informatici. La bozza del provvedimento prevede un aumento delle pene detentive da 2 a 10 anni per vari reati informatici, con estensioni fino a 12 anni di carcere per i crimini che coinvolgono sistemi di interesse pubblico. Le sanzioni si estendono anche a chi detiene o fornisce programmi dannosi per i sistemi informatici, con una multa fino a 10.329 euro e fino a 2 anni di reclusione. Il DDL propone inoltre pene più severe per i reati riguardanti intercettazioni abusive, con reclusione fino a 6 anni per i pubblici ufficiali e gli investigatori privati. Il provvedimento prevede anche sanzioni per le Pubbliche Amministrazioni che non segnalano tempestivamente incidenti informatici, con multe fino a 125 mila euro e obblighi di adeguamento alle indicazioni dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale.
[1] https://onelegale.wolterskluwer.it/normativa/legge-22-01-2024-n-6/10LX0000956840SOMM?docType=i9
Legge 22/01/2024, n. 6 - Pubblicata nella Gazz. Uff. 24 gennaio 2024, n. 19.