NL non profit giugno APS

Quote per tesseramento e corrispettivi specifici decommercializzati nelle APS

Celeste Infantino
NL non profit giugno APS

Come noto, le Associazioni di Promozione Sociale (APS), al pari di tutti gli altri enti del Terzo Settore (ETS), dal punto di vista fiscale si trovano in un particolare regime transitorio: sebbene appartengano a tutti gli effetti al mondo del Terzo Settore in virtù dell’avvenuta iscrizione al RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore), dal punto di vista fiscale attualmente non possono ancora applicare le specifiche disposizioni di cui al titolo X del Codice del Terzo Settore (D. Lgs. n. 117/2017), in quanto in attesa di specifica autorizzazione da parte della Commissione Europea.

Al fine di individuare la disciplina fiscale di riferimento, attraverso la risposta all’interpello n. 115 del 24 maggio 2024, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in ordine alla tassazione diretta di talune somme ricevute da una APS territoriale, a sua volta associata all’APS nazionale.

In particolare, a fronte della specifica istanza ricevuta dalla APS territoriale, l’Agenzia delle Entrate si è espressa riguardo all’applicazione del principio della decommercializzazione fiscale sulle quote di iscrizione e sui corrispettivi specifici pagati da soggetti qualificati come “iscritti” dell’APS territoriale e tesserati dell’APS Nazionale: si tratta in buona sostanza di somme versate da soggetti che, pur non godendo di diritto all’elettorato attivo e passivo nella APS territoriale cui sono iscritti, versano una quota per il tesseramento all’APS nazionale e pagano alla APS territoriale un corrispettivo per la partecipazione alle attività istituzionali svolte dalla medesima.

Per l’individuazione dei profili fiscali applicabili alle suddette somme, vista l’inapplicabilità delle disposizioni di cui al Codice del Terzo Settore, occorre far riferimento alle Testo Unico sulle Imposte sui Redditi (TUIR) e in particolare all’art. 148, espressamente dettato per gli enti associativi.

E proprio richiamando l’applicabilità del menzionato art. 148 TUIR, l’Agenzia delle Entrate chiarisce che dette somme possono godere dell’agevolazione fiscale della decommercializzazione a condizione che per i soggetti coinvolti (ovvero gli “iscritti”) “sia comprovato l’inserimento (come associati, iscritti e tesserati) all’interno dell’“unica organizzazione locale o nazionale, specificando che l’agevolazione trova applicazione anche per le “prestazioni rese dall'APS istante agli iscritti (non associati), a condizione che gli stessi siano anche tesserati all'ente di riferimento nazionale, cui la stessa APS istante è associata”.

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