Dal 1 gennaio 2022, la Certificazione Parità di Genere diventa un obbligo ma anche un’opportunità. La legge 162/2021, approvata lo scorso novembre, interviene a tutela delle Pari Opportunità tra uomo e donna nel mondo del lavoro, introducendo da un lato l’obbligatorietà della Certificazione della Parità di Genere e dall’altro, per favorirne una rapida diffusione, un sistema premiale per chi la adotta nelle policy aziendali.
Chi è obbligato?
La legge prevede che entro il 31 dicembre, con cadenza biennale:
Opportunità
Le aziende che adottano la Certificazione di Genere possono beneficiare per l’anno 2022
La misura è promossa anche dal PNRR nella missione 5. Il Piano ha come obiettivo di raggiungere entro il 2026 il target di 800 aziende di cui 450 PMI (come soggetti che adottano la Certificazione), oltre a 1000 aziende che usufruiranno anche del servizio di assistenza tecnica.
Sanzioni
Le legge ha inasprito le sanzioni. Spetta all’Ispettorato del Lavoro il controllo e le verifiche sui contenuti della Certificazione.
Per coloro che non ottempereranno all’obbligo della certificazione, viene disposta la sospensione dei benefici contributivi goduti dall’azienda.
L’incompletezza o la totale mancanza del Rapporto di certificazione prevede una sanzione da 1.000 a 5.000 euro.
Modalità operative
La redazione del Rapporto avverrà esclusivamente in maniera telematica su un modello pubblicato dal Ministero del Lavoro e trasmesso alla rappresentanza sindacale aziendale.
A tal fine, potrebbe essere utile avvalersi di supporto in relazione a:
Crowe Bompani, con i suoi professionisti, mette a disposizione le competenze necessarie per rispondere a queste esigenze.
Per maggiori dettagli: [email protected]